Mytho’s portraits
Edizione illustrata
Mytho’s portraits è il catalogo che inaugura “Mosaico”, una collana editoriale edita dalla Gutember edizioni.
Volti extratemporali, tutti in formato iconico, che affiorano dalla manipolazione sapiente di più strati di materie, -già vissute e recuperate- intrise copiosamente di gesti pittorici.
Antonio Ciraci di origini napoletane, sentirà profondamente il richiamo dell’area Flegrea, rapito dal fascino straripante della natura, dalle ferite telluriche delle eruzioni che ne hanno modellato il paesaggio, fra le marine, le dune fertili di viti e ginestre, dove si racconta di giganti sconfitti dagli dei.
Al netto del bagaglio storico e narrativo, che l’esperienza pittorica di “Mytho’s portraits” contiene, e alla decennale ricerca artistica, l’artisti resta un instancabile osservatore, in perenne navigazione, fra le rotte sicure dei suoi miti e i miti, improbabili, del nostro tempo
Antonio Ciraci
Melanconia della forma
Edizione illustrata
Ricostruire gli ultimi anni di scultura di Luigi Caserta equivale a prendere coscienza del limite impercettibile che distingue l’artigiano dallo scultore.
L’attività di Caserta è segnata dall’abbandono della professione medica per dedicarsi interamente alla scultura. Sviluppa un proprio percorso che trae spunto dagli eventi della sua esistenza, riuscendo ad esprimere una propria forza interiore.
La maturazione artistica sarà precoce, lo porterà a forme di scultura che accorderanno il proprio sé al mondo esterno. Un spazio silenzioso di invisibile contemplazione interiore, di una straordinaria forza d’essere, che si manifesterà attraverso una scultura che si proporrà come misura di uno spazio visibile e reale di interpretazione del mondo, spesso sfuggente e che l’artista sente.
E’ lui stesso ad annotare in un recente scritto: «questa mia pulsione verso l’arte riemergeva […] nei periodi di stanchezza e di malinconia» . Un’urgenza che si porta dentro fin da ragazzo – negli anni del liceo e negli studi universitari di Medicina – che resta, per lungo tempo, sostanzialmente inevasa, come una sorta di pulsione esistenziale inespressa e che irrompe, dal 2014 – con una corposa produzione di opere – dopo la prematura morte del fratello, un evento che segna drammaticamente l’artista, ormai «stanco di vivere le sofferenze dei miei pazienti».
Luigi Caserta
Winning the time
Edizione illustrata
Diana D’ambrosio
Immaginario plastico
Edizione illustrata
Prossima alle radici
Edizione illustrata
Territori del silenzio
Edizione illustrata
La mostra portatori di silenzio si inserisce negli eventi della quarta edizione di Capodrise Contemporanea.
Tema della rassegna “I Silenzi” attraverso varie letture e declinati nei linguaggi dell’arte che la programmazione propone. La mostra, allestita nelle sale di Palazzo delle Arti di Capodrise, (CE) viene rese fruibile al pubblico attraverso un video documentario trasmesso sui canali social (regia di Gianrolando Scaringi).
Il video raccoglie le riflessioni degli artisti sul tema del silenzio nelle singole ricerche fotografiche. Testimonianze registrate in presa diretta. La presenza degli artisti nelle sale vuote del Palazzo è un atto di resistenza.
Una testimonianza preziosa, al tempo del Covid, in un tempo di forte restrizione sociale, dove l’arte in Italia e nel mondo viene sospesa.
Il catalogo della mostra a cura di Michelangelo Giovinale.
Villa Doria
cinque artisti un tempo nuovo
Edizione illustrata
Anna Crescenzi
Diana D’ambrosio
Mimmo Fusco
Raffaele Sorrentino
Andrea Sparaco
Tutto torna da dove tutto ebbe inizo
Edizione illustrata
Spazio Vitale
artist exhibition gallery residence
a cura di Michelangelo Giovinale
Edizione illustrata
Il volume -da decenni mancava in Campania una raccolta così ampia- traccia l’attività della galleria, dal 2018 al 2022. Al suo interno oltre alle schede personali degli artisti corredate da biografie, note critiche, mostre significative nell’ultimo decennio, riassume la programmazione espositiva della galleria, il lavoro di curatori e critici nel ritmo incalzante delle mostre che vi sono susseguite nelle suggestive sale dello storico Palazzo Vitale.
Un primato dunque, fra le pagine profili di artisti di consolidata esperienza e nuove leve dell’arte, in un tempo il nostro dove si fatica a “rompere” la campana di vetro, autoreferenziale del mondo dell’arte.
L’arte a Spazio Vitale, torna ad essere una “questione sociale” lo scambio di esperienze fra artisti una dialettica possibile. Sentirsi parte di una comunità, dove per comunità si intende l’esperienza concreta, tangibile, del corpo una realtà, fra l’opera e l’uomo.