non calpestare la mia fede

In testata

Rosso mediterraneo (Calabria)

olio su tela juta cm 112X153

EXHIBITION

venerdì 27 ottobre 2023

 

Alfredo Cordova

Grand Tour 

il viaggio lo sguardo la pittura 

 
 
 
Appuntamento Venerdì 27 ottobre alle ore 19:00 nella galleria Spazio Vitale arte contemporanea di Aversa per la mostra “Grand Tour” dell’artista Alfredo Cordova, in dialogo, durante il vernissage, con il critico d’arte Michelangelo Giovinale.
In mostra un Grand Tour d’Italie, una vasta raccolta di opere, alcune di grande formato, incentrate sul tema del viaggio in prevalenza verso sud.
 

rassegna stampa

 

EXHIBITION

27 ottobre 2023

 
 
Alfredo Cordova

Grand Tour 

il viaggio lo sguardo la pittura 

Alfredo Cordova in dialogo con Michelangelo Giovinale 

luogo: Spazio Vitale arte contemporanea  –  Aversa / Italy

 

In programma

Appuntamento Venerdì 27 ottobre alle ore 19:00 nella galleria Spazio Vitale arte contemporanea di Aversa per la mostra “Grand Tour” dell’artista Alfredo Cordova, in dialogo, durante il vernissage, con il critico d’arte Michelangelo Giovinale. In mostra un Grand Tour d’Italie, una vasta raccolta di opere, alcune di grande formato, incentrate sul tema del viaggio in prevalenza verso sud.
Non calpestare la mia fede

In programma

Appuntamento Venerdì 27 ottobre alle ore 19:00 nella galleria Spazio Vitale arte contemporanea di Aversa per la mostra “Grand Tour” dell’artista Alfredo Cordova, in dialogo, durante il vernissage, con il critico d’arte Michelangelo Giovinale.
In mostra un Grand Tour d’Italie, una vasta raccolta di opere, alcune di grande formato, incentrate sul tema del viaggio in prevalenza verso sud.
Parlare di pittura di paesaggio è sempre un compito assai arduo: vuoi che sia un’esercizio en plein air o la ricostruzione postuma di luoghi.
Resta, immancabilmente, una forma di equilibrio tra natura e cultura, fra ciò che è dato vedere e ciò che avviene sulla tela per mano dell’artista dove si ritrovano, inevitabilmente, i frammenti personali e intimi di una vita.
Che siano oli, gessetti, cere, Cordova fa della pittura il suo sguardo sul mondo.
Un invito ad esplorare il paesaggio come spazio d’interazione, di riflessi e di riverberi che non sono solo questioni cromatiche di raffinate tecniche che l’artista, magistralmente, padroneggia.
Piuttosto, nel corpus della mostra si coglie una visione d’insieme, di come la natura diventa creato e di quanto l’uomo sia, oggi più che mai, chiamato a custodirlo.
Cordova, fa del paesaggio la sua naturale cifra distintiva.
Luoghi con visioni assai complesse: prospettive inabissate all’orizzonte e colori senza fine. Una pittura a tocchi rapidi di pennello per fermare l’impressione con una gioia profonda del colore, acceso, aggressivo, a tratti violento che si materializza allo sguardo in un continuo divenire, in grado di mettere in relazione elementi fisici della natura con quelli più immateriali, emotivi e percettivi della sfera umana.
Nei dipinti di Cordova, cambiano i luoghi, le ore, le stagioni, la pratica e i rituali mai, restando inalterati.
L’artista si isola, si apparta e si immerge nella natura fino a lasciarsi inghiottire.
E’ il suo cantico biblico, il cantico del creato.
La pittura cavalca i venti, acque sorgive e piovane dissetano alberi da frutta e animali.
Nel viaggio e nei luoghi attraversati da Cordova fluisce il tempo, scandito da orologi cosmici: il solo e la luna.
La pittura al pari di una preghiera, una lode, dove il male e il peccato scompaiono nell’universo multicolore del creato.
Dove l’uomo ritrova la sua via, come fra i sentieri di Cordova, interpretati come paesaggi simili a grandiosi corali rivolti a Dio.
La sua pittura come una mensa a cui l’uomo moderno può ancora provare a cibarsi.
Provare ad essere e ad esistere.